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JIMINY SELF-HELP HANDBOOK 17
Le persone esperte nella consapevolezza organizzativa sono abili a cogliere le reti personali che fanno
funzionare l'organizzazione, sanno come individuare la persona giusta per prendere decisioni cruciali
e come formare una coalizione per ottenere uno specifico risultato.
Uno degli effetti più lampanti della mancanza di consapevolezza organizzativa si realizza quando lo
scopo del business di un'azienda (la dichiarazione di intenti) non è collegato al modo in cui le persone
operano giorno per giorno all'interno dell'organizzazione. In questi casi i leader e i consulenti esterni
che hanno preparato quella dichiarazione non si sono ovviamente presi la responsabilità di assicurarsi
che le operazioni svolte in azienda risultassero in linea con la sua missione.
I ricercatori della Rotman School of Management dell'Università di Toronto hanno scoperto che la
posizione ricoperta da un potenziale operatore di cambiamento nella gerarchia aziendale conta molto
meno rispetto alla sua capacità di interpretare e mobilitare le reti informali necessarie a promuovere
il cambiamento.
L’effetto Radar
Kate Leto (una consulente di design organizzativo) ha fornito un buon esempio di una persona che pur
essendo di bassa estrazione incarna alla perfezione il concetto di Consapevolezza Organizzativa. Si
tratta del personaggio immaginario del telefilm M*A*S*H: Walter "Radar" O'Reilly (il partecipante più
anziano del focus group di JIMINY potrà probabilmente identificarsi con lui). Per coloro che non
conoscono la serie, basti sapere che Radar era un giovane caporale, impiegato dell'ospedale M*A*S*H.
Generalmente, chi ricopre quel tipo di ruolo è la persona di livello più basso all’interno del gruppo:
colui che semplicemente esegue quello che gli viene ordinato di fare. Ma Radar era diverso. Era dotato
di un'incredibile abilità nel portare a termine i compiti; era esperto nel manovrare le relazioni umane
all’interno dell'esercito per ottenere rifornimenti, jeep, lasciapassare, medicine, e qualsiasi altra cosa.
Conosceva alla perfezione il funzionamento del sistema umano non scritto e non mappato, e riusciva
a fare avere alla propria unità tutto ciò di cui aveva bisogno.
Nel momento stesso in cui percepiva l’esistenza di un problema, riusciva ad individuare la soluzione
ancor prima che chiunque altro all’interno del campo arrivasse a rendersi conto dell’esistenza del
problema stesso (da qui il nome "Radar"). In breve, era un perfetto esempio di come Goleman descrive
la Consapevolezza Organizzativa: "La capacità di leggere le correnti della vita organizzativa, di costruire
reti decisionali e di navigare attraverso le politiche".
Anche se il personaggio era fittizio, chi ha lavorato in
organizzazioni di grandi dimensioni potrà certamente
ricordare un collega simile, spesso "di basso rango", ma
con un’incredibile abilità nel portare a termine compiti
complessi a dispetto della burocrazia interna, rimanendo
positivo, gradevole e senza infrangere nessuna regola.