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JIMINY SELF-HELP HANDBOOK 7
5. Essere onesti con noi stessi - la prima regola d'oro qui è rinunciare a tutte le scuse (ad esempio,
sono troppo occupato, sono troppo stanco, sono troppo giovane/anziano). E poi, smettere di
lamentarsi e iniziare ad agire per mettere in atto i cambiamenti che vogliamo veramente attuare.
6. Riconoscere che si trae beneficio dallo Status quo - cioè dalla situazione attuale, quando sappiamo
che qualcosa nella nostra vita deve cambiare ma non lo stiamo facendo. Ancora una volta, sarà
facile iniziare con delle scuse. Ma una volta che ci prendiamo la responsabilità e riconosciamo i
benefici della situazione, le nostre possibilità di successo nell'andare avanti aumenteranno
notevolmente.
7. Sapere che abbiamo sempre delle scelte - spesso ripetiamo a noi stessi che non avevamo scelta, e
con questa scusa ci autoassolviamo da ogni responsabilità per gli esiti che le nostre decisioni
potranno avere. Ma, indipendentemente dalla situazione, c'è sempre una scelta. A volte può
risultarci sgradevole, o possiamo sentirla come se non fosse un'alternativa realistica, ma dobbiamo
compierla in ogni caso.
Assumere la proprietà e accettare la responsabilità
Prima di maturare la volontà di abbracciare uno stile di vita imprenditoriale, raggiungere
l'indipendenza finanziaria e immaginare (solo) i giorni di gloria, è saggio prendere consapevolezza di
tutti gli aspetti che caratterizzano un futuro business. L'assunzione della proprietà è l'inizio
dell'indipendenza professionale tanto desiderata, ma con essa viene la piena responsabilità.
L'espressione "massima libertà, massima responsabilità" è in questo caso perfettamente calzante.
Prendere la proprietà personale o professionale significa alzarsi e annunciare che siamo responsabili
di qualcosa, ma questo processo può risultare impegnativo per la maggior parte delle persone. Nel
corso del tempo, ci siamo abituati a dare la colpa a fattori esterni per le nostre situazioni, ed è diventato
il nostro modo automatico di rispondere. E per aiutarci a radicare questa abitudine, spesso diamo retta
ad "autorità superiori" che ci dicono che non è colpa nostra se le nostre vite non sono perfette - ma è
dovuto a fattori a livello macro come l'economia, il governo, la globalizzazione, le crisi, oppure che la
colpa, a livello micro, è del nostro DNA, dei genitori, dell'educazione, dei figli, della comunità, del
lavoro.