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JIMINY SELF-HELP HANDBOOK 5
Fonte : https://unsplash.com/photos/m0l9NBCivuk
2. CONTESTO TEORICO
2.1. Perché dobbiamo assumerci la responsabilità delle nostre esperienze?
Alcuni imprenditori vogliono evitare di assumersi responsabilità nei vari livelli del loro business e
preferiscono piuttosto trasferirla ad altri (ad esempio ai dipendenti, ai clienti, ai partner commerciali),
probabilmente per l’elevato livello di pressione che scaturisce dalla gestione di un business. Il
proprietario di un negozio può supporre che il business non stia andando bene perché i clienti non
vogliono più comprare i suoi prodotti o servizi? O dovrebbe prima condurre una ricerca di mercato o
magari analizzare i dati di vendita a intervalli di tempo regolari, per stabilire cosa deve essere
cambiato?
Il fallimento va di pari passo con il successo. Michael Jordan, il famoso giocatore di basket dell'NBA, in
un'intervista rilasciata nel 1997 al giornale Chicago Tribune disse: "Ho sbagliato più di 9.000 tiri nella
mia carriera, ho perso quasi 300 partite, 26 volte sono stato incaricato di fare il tiro vincente e l'ho
mancato. Ho fallito più e più volte nella mia vita. Ed è per questo che ho successo". Questo esempio di
vita mostra bene come il successo derivi dall'assumersi la responsabilità delle proprie esperienze.
Riconoscere che gli errori siano lezioni da imparare, e assumersi la responsabilità delle proprie azioni
e delle loro conseguenze riflette la capacità di migliorare la propria crescita personale, di andare avanti
e di avere successo. Riconoscere la responsabilità delle proprie azioni implica la consapevolezza di
scegliere di reagire in certi modi, o di decidere per una particolare soluzione. E, soprattutto, di
applicarla.
La vita, nella sua forma più semplice, è un susseguirsi continuo, simultaneo e parallelo di decisioni, sia
per intraprendere un'azione che per rispondere all'ambiente. Assumerci la responsabilità personale
dei nostri pensieri e delle nostre azioni è impegnativo, e richiede la volontà di imparare dai propri
errori, di assumerci la titolarità di successi e fallimenti, di smettere di imputare all’esterno le nostre
situazioni e di prendere il controllo interno della nostra vita.